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COMUNICATI provinciali

Declassamento e mancanza di visione

By 26 Ottobre 2021No Comments

Declassamento e mancanza di visione: ecco come la Giunta Acquaroli penalizza la Provincia
di Pesaro e Urbino

La Federazione provinciale PD di Pesaro e Urbino esprime sconcerto e preoccupazione per il
trattamento penalizzante che la Giunta Acquaroli sta riservando alla Provincia di Pesaro e Urbino e
per la mancanza di visione. Il termine “penalizzante” in realtà è una valutazione gentile delle
decisioni prese dalla destra che governa la Regione sulla sanità provinciale. Dopo oltre un anno
dall’insediamento, dopo annunci contraddittori tra l’Assessore alla Sanità Saltamartini e l’Assessore
all’Edilizia Ospedaliera Baldelli, dopo la distruzione del progetto dell’Ospedale Nuovo
dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, dopo l’incertezza che è stata fatta respirare al mondo
professionale sanitario ecco che la montagna, per così dire, ha partorito il topolino con il
comunicato in cui dichiara la revoca del project financing.
Lo stesso comunicato recita “la motivazione è ascrivibile a una nuova diversa valutazione
dell’interesse pubblico originario, correlato alle mutate esigenze dell’Amministrazione regionale”
che per quanto riguarda il PD nulla ha a che vedere con l’interesse dei cittadini ma solo con mere
valutazioni politiche.
Un grande errore di cui la destra regionale e quella locale porteranno la responsabilità: la
distruzione di un ospedale nuovo di qualità e con funzioni di secondo livello, frutto della
collaborazione tra Fano e Pesaro, di riferimento per tutto il territorio provinciale e a rafforzamento
degli ospedali di Urbino e Pergola, nonché delle Case della salute del territorio. Il risultato sotto gli
occhi di tutti è il declassamento attraverso la drammatica riduzione di posti letto (da 600 circa a
400), la perdita della capacità attrattiva di nuove importanti professionalità e la difficoltà a trattenere
quelle già presenti, il tentativo di dividere le comunità e distruggere la coesione trasformando il
progetto dell’Ospedale Nuovo Fano Pesaro dell’Azienda Marche Nord con vocazione di secondo
livello in Ospedale di Pesaro di primo livello.
Lo stesso comunicato e quanto riportato dall’ANSA del 25 ottobre, delineano una tabella di marcia
che ha dell’incredibile: “sarà costituito entro tre giorni un gruppo di lavoro per individuare, entro i
successivi dieci giorni lavorativi, la localizzazione del nuovo Ospedale di Pesaro” e “ si da tredici
giorni di tempo per presentare proposte per la realizzazione di un nuovo ospedale a Pesaro”.
La domanda sorge spontanea: vista la particolarità del progetto ospedale, visti i costi della
elaborazione progettuale stessa e i tempi ultraridotti per l’elaborazione, chi potrà presentare una
proposta a partire da oggi? Oppure arriveranno proposte di progetti adatti a qualsiasi sito e quindi
preparati da tempo? Inoltre revocando il project financing la Giunta regionale intende superare per
sempre tale modalità di appalto o si riferisce solo a quello di Pesaro? Quindi quale sarà la nuova
modalità di appalto e quale la copertura finanziaria?
La Federazione provinciale PD esprime disappunto anche sulla volontà della Giunta regionale di
non confermare Muraglia come sito per l’Ospedale di Pesaro. Coerentemente con le scelte scellerate
proposte sino ad oggi dalla Giunta Acquaroli è ovvio che allontanare il nuovo l’Ospedale di Pesaro
da Fano diventa un obiettivo di penalizzazione, così come pensare a Case Bruciate come sito a 45
Km da Urbino significherebbe un ridimensionamento del presidio dell’entroterra.
Piuttosto stupisce una discussione tutta incentrata sui contenitori e non sui contenuti. Quale
organizzazione sanitaria la Giunta Acquaroli vuole declinare sulla provincia di Pesaro e Urbino? E’
vero che Acquaroli vuole mettere una pietra tombale sull’Azienda Ospedaliera Marche Nord? Quali
specializzazioni avrà il nuovo Ospedale di Pesaro e quali perderà rispetto ad oggi? Cosa succederà
all’Ospedale di Fano e quali specializzazioni avrà? Perché il Presidente Acquaroli non dice come
intende potenziare gli ospedali dell’entroterra e riaprire i Pronto Soccorso nelle aree interne
mantenendo, così, le promesse fatte in campagna elettorale?
Le stesse domande il PD le rivolge agli Assessori regionali Carloni e Aguzzi e ai Consiglieri della
destra eletti nella Provincia di Pesaro e Urbino o nominati chiedendogli di uscire da un silenzio
consenziente imbarazzante.
Il PD provinciale vigilerà per contenere e denunciare un disastro annunciato definito
impropriamente riorganizzazione sanitaria.

Rosetta Fulvi
Segretaria provinciale PD Pesaro e Urbino